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Perchè Ventotene per un ritiro?

Un delizioso mini weekend Yoga immersi nella bellezza di Ventotene


Perché io e Laura abbiamo scelto questa minuscola isola pontina per il nostro retreat?


Un’isola, si sa, ha il suo appeal.  E un luogo a sé, ricco di poesia dove l’immaginario è a briglie sciolte, un’isola vibra di energia.

Ventotene poi… ci insegna molto attraverso un paradiso di possibilità nel suo abbraccio di storia e natura.

All’arrivo ci accoglie il Porto Romano, detto anche Vecchio. Il Porto è scavato nel tufo e ha portato alla luce il suo “perchè” e il suo splendore attraverso un lavoro di scavo e, allo stesso modo proprio come un nonno saggio, ci insegna a scavare dentro di noi, a volgere lo sguardo all’interno invece che all’esterno per scovare la bellezza unica di ognuno di noi.

Villa Giulia. La prigione Dorata delle donne ribelli. Nel carcere di Giulia venivano esiliate le donne romane colpevoli di trasgressioni. Giulia era una donna libera ed emancipata e quindi inopportuna per quei tempi. Un luogo che emana l’energia e il desiderio di emergere, la voglia dirompente di esprimere la propria bellezza, contro gli schemi sociali e le convinzioni personali.

La creatività custodita con cura al’interno delle cisterne romane vicino piazza Castello. Dipinti e graffiti ispirano a coltivare e stimolare il genio creativo che spesso sonnecchia in noi.

In Primavera Ventotene si rivela nel suo splendore di giallo e azzurro delle ginestre, dei fichi d’india e gli ORTI DI VENTOTENE sono lì a testimoniare la tendenza naturale della vita a rigenerarsi.

In un luogo vicino (a Roma 😊 ) ma lontano nel tempo, si ritorna a se stessi.

Il terreno di origine vulcanica è generoso di sapori intensi ed unici, cipolle asparagi, carciofi, piselli e… Cianfotta sia! Un delizioso stufato di verdure servito nelle confortevoli taverne

E non dimentichiamo le leguminose, le Lenticchie di Ventotene sono simbolo dell’Isola e simbolo di prosperità!


Che ne dite di una saporita zuppa di lenticchie e un calice di buon vino?


Un viaggio piccolo ma intenso proprio come Ventotene, un viaggio all’insegna della bellezza, della leggerezza e della buona fortuna.

Laura saprà condurci attraverso un percorso di yoga prettamente esperienziale a toccare e recuperare la parte luminosa di ognuna di noi, aiutata dal coinvolgente soffio del vento per spolverare lo scrigno dei nostri desideri. Come il fertile terreno dell’isola inizieremo ad emanare unicità.

Laura ed io ti aspettiamo nel meraviglioso mondo di Ventotene.

Scopri i dettagli qui

Con entusiasmo …S.

2=1 – Il Mare Quantico

C’è un punto molto specifico e tanto speciale

Un punto che ha sedotto ed incantato la mia mente, l’ha fatta viaggiare in una riflessione profonda.

È ancora presto, scendo dal bus pubblico, mi sgranchisco dopo un paio d’ore seduta a girare tra paesetti raccogliendo tutti gli studenti (under 14) di questa zona – unica adulta: io!

Insieme a me si sgranchisce anche il sole, che a quest’ora del mattino tinge ancora l’aria di un rosa tenue, il rosa di un alba appena sfumata che, non proprio lentamente, sta lasciando spazio ad una luce più energica.
Terminato lo stiracchiamento ritrovo il mio passo da bersagliere e mi incammino seguendo le indicazioni dell’autista che da buon siciliano “che parra cu tutti”, mi ha regalato consigli preziosi e veri, su come creare una connessione tra me e l’anima del luogo.

Il centro storico è abbracciato dal Mar Tirreno (lui) da un lato e dal Mar Mediterraneo (lei – il Mediterraneo è un mare simbolicamente femminile) dall’altro. È una terra di mezzo e tu puoi scegliere di camminare al centro, oppure prendere il lungomare dalla parte del porto, o ancora, come ho fatto io, costeggiare il lato meno battuto e più silenzioso, e raggiungere con tutta calma la destinazione – barra – punto speciale (per me), assaporando ogni piccolo passo.

Passando da Piazza Mercato del Pesce, un veloce salutino ad Afrodite che “venereggia” su una piccola fontana e invece di prendere per il centro, come verrebbe naturale, mi intrufolo in una stradina a destra. Qui mi si apre davanti un vialetto in pietra, essenziale quanto suggestivo, che fiancheggia il mare. Percorrendolo mi ritrovo avvolta da un odore squisito che è il risultato dell’incontro tra l’intenso profumo del caffè proveniente dalle piccole finestre dai toni pastello e il salmastro pungente ma anche dolce dell’aria proveniente dal mare: mmmmm aahhh uno sballo!

Percorro il viale fino a scivolare dentro una poesia.                                                                                            

“Acqua davanti e ventu darrè” – Arrivo ad una piccola spiaggetta libera e selvaggia dove alcuni vecchietti se la chiacchierano e se la sfumacchiano come chi, con tutta calma, si gode veramente la vita. Si intonano perfettamente con lo scenario di mare, sale e vecchie barche logorate dal tempo che sonnecchiano capovolte sulla riva. Il tempo dell’azione è terminato per loro ma adesso hanno un ruolo forse ancora più bello, un ruolo di arte e poesia, quel tocco di pennello in più che determina il successo di un quadro o meno.

Il vociare in dialetto dei vecchietti si percepisce senza essere invadente, quasi una melodia di sottofondo che si alterna all’increspare del mare.

Vedo un muretto che ammicca gentile sul mare e approfitto per sedermi e godermi il tempo sospeso e generoso del qui e adesso. L’ispirazione sale e decido anche di lavorare un po’.

Proseguo ormai coinvolta e complice dello spirito di questo posto, ne avverto facilmente l’anima e questo mi piace un sacco.

Intravedo la fine… “Turrignì” – la Torre di Ligny!         Di origine spagnola, fiera e lineare, dai tratti regolari e rassicuranti. Bella già così, ma è quello che rappresenta che la rende un “punto speciale”.

Torre di Ligny

Proprio qui, in questo punto specifico, sotto il suo sguardo amorevole e di approvazione, accade il senso della vita, (almeno per molti), il “due che diventano uno” –  il Mar Tirreno e il Mar Mediterraneo (lui e lei) si fondono in un’unica meravigliosa essenza, mai più divisibile, mai più reversibile.

Come quando due colori si mischiano e mai più riuscirai a tornare alle tonalità originali, ormai sono modificati irreversibilmente, influenzati l’uno dall’altro per sempre. Come quando due cuori si incontrano e l’uno inizia battere dentro l’altro, sono distinti ma mai più due.

In questo preciso punto accade l’unione, quello che molti chiamerebbero l’Amore, quello Vero, quello Universale, quello per cui vale la pena vivere.

In questo preciso punto ho udito il Battito del Mare, potente e infinito!

Hai capito dov’è questo punto magico e romantico? Se lo sai condividilo qui sotto

Un abbraccio di mare.

S.