
Ciao giramondo,
oggi racconto della mia esperienza alternativa in Messico e del viaggio in treno come opportunità per entrare nel cuore di una Terra.
Il gusto intenso del viaggio in treno.
Prepararsi piano all’incontro con la destinazione, assaporando la bellezza estrema del paesaggio mutevole che sfreccia dal finestrino e che, per un gioco di luci e colori, riflette il nostro sguardo curioso e meravigliato spingendoci a riflettere, vivendo nel qui e ora, una specie di mindfulness del viaggio. A meno che non sono ore che viaggi e quello che vedi riflesso sono soltanto delle fantastiche occhiaie nere 🙁
Le stazioni poi con il loro fascino senza tempo, quel misto di futuro e passato, speranza e attesa, che fanno il solletico alle emozioni e affinano l’attenzione per il dettaglio.
Un tempo speciale quello trascorso in treno dove nascono domande e affiorano risposte, si raccolgono storie e condividono spazi a volte anche con disagio, un disagio che ci avvicina alla varietà del mondo.
Un modo di viaggiare sostenibile .. il treno è anche questo, una risorsa ecologica e sociale dove si risparmiano molti CO2 e litri di benzina – Madre Natura ringrazia.

…correva il lontano 2009 – ciuf ciuf – e il mio viaggio di lavoro in Messico si trasformò in un’avventura traboccante di emozioni. Tutto ebbe inizio aChihuahua e sì, si dice Messico e si pensa Riviera Maya, Penisola dello Yucatan e le spiaggie di Playa del Carmen, invece io mi ritrovai in questa città industriale che mi ha riservato una partenza insolita verso l’inaspettato.
Da qui parte ogni mattina puntualissimo alle 6.00 il leggendario Treno del Chepe che scorre coraggioso e fiero sulla ferrovia Chihuahua-Pacifico, ed io ero li prontissima, zaino in spalla, scarpe da trekking, caffè e rossetto!
Utilissimo e fondamentale per gli abitanti del posto (non il rossetto eh 😊 ), è l’unico treno passeggeri del Paese, ma è anche una splendida opportunità per chi vuole immergersi nei magnifici e commoventi paesaggi che lo abbracciano nel suo passaggio. Attraversa 37 ponti mozzafiato e 86 tunnel snodandosi per oltre 650 km.
Collega Chihuahua a Sinaloa passando per la Sierra Tarahumara facendo sosta in 9 importanti siti delle Barrancas del Cobre inlcuso il suo spettacolare, profondissimo Canyon, fino ad arrivare in terra tropicale a Los Mochis. Se il treno te gusta e vuoi maggiori informazioni clicca qui.
Viaggiando su questo treno non ho attraversato solo territori e paesaggi ma il cuore pulsante di questo Paese, anime speciali e fuori dal tempo che vivono tra maestose e selvagge montagne, punteggiate di grotte e capanne chiamate case. Mangiare con loro, parlare con loro, una ricchezza infinita che mi ha reso cosciente di quanto piccola io sia, di quanto ho da imparare da ogni singola persona che incontro sul mio percorso e di quanto mi sento grata di tutto quello che ho la possibilità di sperimentare.
Muoversi senza fretta e senza orari, scendere dove vuoi e risalire quando vuoi, lasciarsi andare al ritmo lento del viaggio attraverso il cuore di un Paese.
Dopo tanta dirompente natura e cultura umana, arrivati a Los Mochis , io e i miei colleghi non ci abbiamo pensato molto ad imbarcarci su un ferry locale – in realtà parte del piccolo gruppo scelse di partire con un piccolo biplano dall’aria per niente rassicurante, io decisi di continuare via acqua gustandomi ancora le onde della lentezza – per raggiungere la Baja California e fare bagni di sole e mare incontrando ancora una volta nuovi scenari e nuovi volti … il nostro fantastico Pianeta Terra che ci accoglie in modo sempre diverso e sempre nuovo, pronto a stupirci e ad offrirci insegnamenti preziosi.
Rispettiamolo, nulla ci appartiene, siamo solo ospiti privilegiati di passaggio!
xoxo Stef